Presso l’intraprendente, vitale e innovativa Associazione Sportiva Dilettantistica “Quartotempo Firenze” di Campi Bisenzio, si respira aria di inclusione in ogni dove. Oltre ad altre numerose attività sociali, presso il Circolo ARCI “Dino Manetti”, calciatori con disabilità visiva (non vedenti e ipovedenti), dilettanti e professionisti, si sfidano sul campo di calcio a 5 e praticano, divertendosi insieme a giocatori vedenti, una nuova disciplina sportiva chiamata Visiball (progetto Erasmus+ “Four-Minutes Barriers”).

Il concetto alla base del mio racconto fotografico è quello di cercare di dare una forma visibile all’invisibile. Le motivazioni erano principalmente due: far emergere dal buio delle realtà e delle attività pressoché sconosciute ai più e dare forma alle emozioni e alle sensazioni vissute dai loro protagonisti.

Raccogliendo materiale fotografico, registrazioni audio e informazioni preziose direttamente dai giocatori, ho cercato di trasmettere una mia personale visione dell’esperienza vissuta in prima persona, frequentando allenamenti e tornei, e di veicolare quelle dei ragazzi con disabilità che praticano con caparbietà e successo queste attività sportive.

Ispirandomi in primis ai lavori di Sophie Calle (“Blind”) e di Wolfang Tilmans (“Freischwimmer”) ho voluto dare più interpretazioni allo stesso concetto o soggetto, facendo interagire, nella narrazione fotografica, immagini di reportage, testo, visioni personali ed alcune elaborazioni digitali. Declinando il racconto su più livelli (soprattutto nella parte installativa), ho voluto dare anche ad una persona non vedente la possibilità di esperire il mio lavoro.