Fotoritocco massiccio sui mass media, filtri di ogni tipo sui social network, digital humans quasi identici a noi nei videogame, influencers digitali che si comportano come quelli reali, androidi dai tratti sempre più dettagliatamente antropomorfi e potenziati da un’intelligenza artificiale sempre più raffinata, assistenti virtuali e avatar che interpretano il nostro comportamento: questi fenomeni hanno portato nella nostra vita un incontro quotidiano e costante con facce artificiali. Volti molto diversi tra loro, ma accomunati da una stessa caratteristica: fermare lo scorrere del tempo.

In una trasformazione di tale portata sono molti gli elementi che entrano in gioco:

A queste trasformazioni, a queste facce sintetiche, concorrono i social network, la videografica, la robotica, la chirurgia, il fotoritocco, l’intelligenza artificiale, il cinema, gli effetti digitali, insomma il sistema mediatico-tecnologico nel suo complesso. Non mondi futuribili quindi, ma vita quotidiana. E’ dunque importante condividere delle domande e una discussione pubblica sull’impatto e gli effetti di questi nuovi volti:

Non è in discussione la nostra libera scelta individuale dell’uso di strumenti e dispositivi, ma il fatto che esperienze così complesse avvengano senza una diffusa consapevolezza e una riflessione sociale condivisa. Non serve emettere giudizi ma capire dove tutto ciò ci sta conducendo.

Il progetto Volto Manifesto si pone come obiettivo quello di invitare tutti e tutte ad un dialogo collettivo sul tema del volto in trasformazione, del suo ruolo inimitabile per le relazioni umane e per l’etica di una società.

Il punto di arrivo è la dichiarazione del

Volto come Patrimonio dell’Umanità

risorsa unica e preziosa che deve essere valorizzata e conservata nella sua differenza, varietà e, al tempo stesso, unicità individuale. Perché il volto comunica molto di ciò che ognuno di noi è come corpo, mente e spirito.

Una definizione, quella di Volto Patrimonio dell’Umanità, che si evolverà in una vera e propria campagna di consapevolezza e condivisione collettiva a livello nazionale ed internazionale.